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Mia Martini "MIMI' SARA'" (F.De Gregori) 1994 dall'album "La musica che mi gira intorno"
Versione originale di Francesco De Gregori
Sarā che tutta la vita č una strada con molti tornanti, e che i cani ci girano intorno con le bocche fumanti, che se provano noia o tristezza o dolore o amore non so. Sarā che un giorno si presenta l'inverno e ti piega i ginocchi, e tu ti affacci da dietro quei vetri che sono i tuoi occhi, e non vedi pių niente, e pių niente ti vede e pių niente ti tocca. Sarā che io col mio ago ci attacco la sera alla notte, e nella vita ne ho viste e ne ho prese e ne ho date di botte, che nemmeno mi fanno pių male e nemmeno mi bruciano pių. Dentro al mio cuore di muro e metallo dentro la mia cassaforte, dentro la mia collezione di amori con le gambe corte, ed ognuno c'ha un numero e sopra ognuno una croce, ma va bene lo stesso, va bene cosė. Chiamatemi Mimė, chiamatemi Mimė.
Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri, c'č Mimė che cammina sul ponte per mano alla figlia e che guardano gių. Per la vita che ho avuto e la vita che ho dato, per i miei occhiali neri, per spiegare alla figlia che domani va meglio, che vedrai, cambierā. Come passa quest'acqua di fiume che sembra che č ferma, ma hai voglia se va, come Mimė che cammina per mano alla figlia, chissā dove va. Sarā che tutta la vita č una strada e la vedi tornare, come la lacrime tornano agli occhi e ti fanno pių male, e nessuno ti vede, e nessuno ti vuole per quello che sei. Sarā che i cani stanotte alla porta li sento abbaiare, sarā che sopra al tuo cuore c'č scritto "Vietato passare", il tuo amore č un segreto, il tuo cuore č un divieto, personale al completo, e va bene cosė. Chiamatemi Mimė, chiamatemi Mimė.
Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri, c'č Mimė che cammina sul ponte per mano alla figlia e che guardano gių. Per la vita che ho avuto e la vita che ho dato, per i miei occhiali neri, per spiegare alla figlia che domani va meglio, che vedrai, cambierā. Come passa quest'acqua di fiume che sembra che č ferma, ma hai voglia se va, come Mimė che cammina per mano alla figlia, chissā dove va.
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